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Approvato il NUOVO STATUTO del Comune di Vignola

Consiglio Comunale del 21 Giugno 2016 - approvazione nuovo statuto del comune di vignola

Con il voto favorevole nel Consiglio Comunale di martedì 21 giugno si è concluso il percorso di ideazione, discussione e approvazione del nuovo Statuto Comunale della Città di Vignola. Il progetto è stato lanciato dall’Assessorato alla Democrazia e Partecipazione con l’intento di realizzare un quadro normativo locale nel quale i cittadini avessero maggiori possibilità di incidere nelle scelti riguardanti la collettività, dando più potere a strumenti di iniziativa popolare, primo fra tutti il referendum.

Qui di seguito l’intervento dell’Assessore alla Democrazia e Partecipazione, Monica Maisani, tenuto durante il Consiglio comunale del 21 Giugno.

Dal Crucifige! alla democrazia critica

Dal Vangelo di Marco:

…E Pilato, rispondendo , da capo disse loro: Che volete adunque che io faccia di colui che voi chiamate il Re dei Giudei? Ed essi gridarono di nuovo : crocifiggilo. E Pilato disse loro: Ma pure , che male vi ha fatto? Ed essi vie più gridavano: crocifiggilo!

Gustavo Zagrebelsky, Presidente emerito della Corte Costituzionale e docente di diritto costituzionale presso l’Università di Torino, in un suo scritto a commento di questo celebre passo del Vangelo, affronta il tema delicato dell’appello al popolo ridotto a mera paratica adulatoria e strumentalizzatrice se svolta nell’ambito di una scelta relativista e opportunista.
La cosiddetta procedura democratica, potrebbe essere, in questo caso, addirittura un buon argomento contro la democrazia e non a favore di questa.
La democrazia di Pilato, se di democrazia si può parlare, è , secondo l’illustre giurista, un caso di pessima democrazia , anzi , un caso “dell’autocrazia e dell’oligarchia in cui i protagonisti muovono la folla come un’arma”. Pilato, rimettendo in ultima e definitiva istanza la vita di Gesù nelle mani della folla, l’ha di fatto adulata , divinizzandola.
In un appassionante viaggio che attraversa il regno della democrazia dogmatica e quello della democrazia scettica, Zagrebelsky ci conduce, attraveso le sue riflessioni, nell’universo di quella che definisce, invece, “democrazia critica” ispirata non dal dogma ma dalla possibilità, che non può sfociare mai nell’accettazione passiva delle conseguenze ultime che la necessità esige, ma che prevede l’ eventualità della sconfitta, dell’essere ricacciati indietro. “La democrazia critica non potrà mai essere un regime sicuro di sé , che rifuta le autocritiche….essa è invece un regime inquieto, circospetto, diffidente nei suoi stessi riguardi, sempre pronto a riconoscere i propri errori, a rimettersi in causa, a ricominciare da capo”.

Nell’analisi del bisogno di maggiori spazi di discussione e proposta rappresentatoci dai cittadini sin dalla scorsa legislatura e nell’individuare tra le possibili risposte un ampliamento degli istituti di democrazia diretta, ci siamo ispirati a questa democrazia, senza divinizzare il popolo come farebbe una “grossolana teologia politica democratica “ nè attribuire ad esso qualità sovrumane ma , al contrario, accettandone la fallibilità e la limitatezza.
Come afferma Zagrebelsky, “ La democrazia critica, si fonda su un assunto essenziale: che i pregi e i difetti di uno siano anche di tutti. Il difetto di qualità nella democrazia sia un onere per tutti , affinchè tutti, raddoppino i loro sforzi per colmarlo. “

Il preoccupante e crescente fenomeno dell’astensionismo che racchiude in sé, secondo alcuni, addirittura un sintomo pericoloso di vero e proprio “esodo dalla cittadinanza”, l’uso strumentale e denigratorio dei termini populismo e demagogia, il successo elettorale di movimenti e liste che rappresentano un malessere diffuso verso i partiti tradizionali, sempre più lontani dai bisogni dei cittadini e sempre più vicini ai poteri forti, la domanda di maggiori spazi di democrazia, ci fanno ritenere, ancor più di prima, che sia urgente e necessario ripensare i rapporti tra amministratori e cittadini, padroni del bene comune che è la città.

Quando abbiamo deciso di coinvolgere i cittadini in un percorso partecipato per scrivere assieme le regole dello Statuto del Comune di Vignola che introducono nuovi e diversi strumenti di democrazia diretta, deliberativa e partecipativa, punto fondamentale del nostro programma di governo della città, sapevamo che sarebbe stato un lavoro lungo e faticoso, che avremmo dovuto affrontare questo compito con umiltà, che avremmo avuto bisogno di imparare molto e che ci sarebbe stato tanto da discutere e da rivedere.
Ma eravamo e siamo tuttora convinti che questo percorso ci avrebbe arricchiti, che il cammino comune di apprendimento avrebbe fatto crescere in noi, amministratori e cittadini, il senso profondo di una democrazia critica, che si confronta continuamente ed è pronta a rimettersi in gioco. Trasparenza, collaborazione, condivisione, inclusione e passione sono state le parole chiave che hanno contraddistinto l’intero percorso . Tutte le discussioni, le decisioni e le mediazioni si sono svolte alla luce del sole, senza mai lasciare nessuno fuori o indietro.
Proprio perchè non ci riteniamo depositari di una verità assoluta, ci siamo confrontati con diversi esperti, con il mondo accademico e con altre amministrazioni, per avere da ciascuno consigli preziosi , sempre pronti a ritornare sulle nostre posizioni per migliorare il nostro lavoro. Abbiamo organizzato serate formative per apprendere insieme, in cui si sono potuti conoscere esempi concreti ed esperienze di buona amministrazione con i cittadini. Ci siamo confrontati più volte con la Regione e in particolare con lo staff del Garante della partecipazione in quanto abbiamo proceduto secondo la Legge Regionale sulla Partecipazione ottenendone la certificazione.

Gli strumenti che proponiamo, di cui alcuni estremamente innovativi, non sono pensati in contrapposizione alla democrazia rappresentativa ma, come ho già avuto modo di dire in altre occasioni , per rafforzarla e renderla più matura. Sono convinta che la partecipazione dei cittadini al governo della cosa pubblica sia una fortuna per un’Amministrazione che ha intenzione di operare per il bene della città , un premio alla buona amministrazione e uno stimolo a lavorare sempre meglio.

Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito con il loro impegno e il loro apporto costruttivo a raggiungere questo risultato :

Il Segretario Generale Dott. Giovanni Sapienza che ha affrontato l’impegno di dirigere il gruppo di lavoro tecnico e coordinare gli incontri con cittadini e Consiglieri con passione, spirito costruttivo e grande senso di condivisione
La Vice Segretaria Dott.ssa Elisabetta Pesci che si è appassionata al tema fin da subito fornendo un apporto tecnico decisivo
La Responsabile del servizio Democrazia e Partecipazione Dott.ssa Elisa Quartieri che con la sua professionalità, il suo garbo e la sua pazienza è sempre stata il punto di riferimento per tutti noi
Il Presidente della Prima Commissione Niccolò Pesci che ha svolto il suo ruolo con equilibrio, collaborando attivamente alla stesura del testo, fornendo contributi utili e costruttivi
I Consiglieri membri della Prima Commissione che con serietà e impegno hanno partecipato attivamente alle riunioni , accettando di mettersi in gioco nel percorso partecipato
Il Sindaco, la Giunta e il Presidente del Consiglio Comunale che hanno svolto il loro ruolo istituzionale cogliendo il senso dell’amministrare con e non contro i cittadini
Paolo Michelotto, esperto di democrazia diretta, il nostro mentore, la nostra guida, il nostro amico
Thomas Benedikter, esperto di democrazia partecipativa e deliberativa, che ci ha consigliato e sorretto nel lavoro di redazione dello Statuto
Il Prof. Andrea Morrone che ci ha sostenuto e spinto ad andare avanti riconoscendo il valore e il coraggio della nostra impresa
Il Garante della partecipazione della Regione Emilia Romagna e lo staff tecnico che ci hanno fornito un supporto tecnico e morale fondamentale
Ringrazio soparttutto:
I cittadini partecipanti alla Giornata della Democrazia e i membri del Tavolo di negoziazione ( singoli cittadini o rappresentanti di Enti e associazioni) che prima e più di tutti hanno compreso il senso del loro ruolo e l’importanza di un impegno serio e costante, dedicando molto del loro tempo libero per scrivere principi e regole che favoriscono la cittadinanza attiva e responsabile.

Oggi giunge al traguardo un percorso durato circa un anno e mezzo , ma siamo solo alla prima tappa di un cammino di cambiamento nel governo della città.
Da oggi Amministrazione e cittadini possono iniziare a camminare insieme lungo la strada della democrazia , finalmente, senza aggettivi.

 

In allegato:
– nuovo testo dello Statuto Comunale (pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Vignola)
– documento di Proposta Partecipata (testo precedente Statuto e testo attuale a confronto)
– presentazione del Percorso Partecipato
– presentazione dei nuovi strumenti di democrazia diretta introdotti

STATUTO COMUNE VIGNOLA

ALLEGATO 1 – STATUTO ATTUALE E NUOVO

ALLEGATO 3 – UNO STATUTO A MISURA DI CITTADINO PRESENTAZIONE

ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE E DI DEMOCRAZIA DIRETTA – PRESENTAZIONE

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